Elimina il grasso addominale
Il grasso addominale ha caratteristiche diverse rispetto a quello sottocutaneo distribuito nel resto del corpo. È infatti dimostrato che è proprio l’eccesso di grasso viscerale ad aumentare il rilascio di sostanze quali l’interleuchina 6, la resistina e il TNF-alfa (citochine che causano stati infiammatori), il PAI-1 (che può provocare coaguli nel sangue) e l’ASP (che stimola la produzione di trigliceridi). Inoltre, l’eccessivo aumento delle dimensioni degli adipociti, causato dall’accumulo di trigliceridi, ne determina la morte con ulteriore accentuazione dello stato infiammatorio dell’organismo (salgono anche i livelli di proteina C reattiva, considerata un importante fattore di rischio cardiovascolare). Se vuoi saperne di più, seguici…

Il grasso addominale è quindi il più pericoloso per la salute: causa ipertensione arteriosa, diabete mellito di tipo II, cattiva qualità del sonno ecc., predispone all’aumento del colesterolo, dei trigliceridi, del rischio di malattie cardiache e vascolari.  Per scoprire se il grasso addominale è un tuo problema, valuta il rapporto vita-fianchi, misurandoti la vita nel punto più stretto e i fianchi in quello più largo (intorno ai glutei), quindi dividi il primo valore per il secondo: l’obiettivo è scendere sotto lo 0,92, valore al di sotto del quale il grasso addominale è tale da non mettere a rischio la salute.

Che cos’è il grasso addominale

Il grasso viscerale o grasso addominale è la parte di tessuto adiposo concentrata all’interno della cavità addominale e distribuita tra gli organi interni e il tronco. Il grasso viscerale si differenzia da quello sottocutaneo, concentrato nell’ipoderma (lo strato più profondo della cute), e da quello intramuscolare, che è invece distribuito tra le fibre dei muscoli. In particolare, il grasso addominale produce in gran quantità TNF-alfa, un’adipochina che impedisce ad alcuni enzimi presenti nell’organismo di rilasciare ossido nitrico, un gas dalla potente azione vasodilatatoria (preventivo dell’aterosclerosi), che stimola il sistema immunitario e favorisce anche la formazione di cellule adipose brune. Queste ultime, al contrario di quelle bianche, non accumulano i grassi, ma li bruciano, vuoi per mantenere la temperatura corporea negli ambienti freddi, vuoi per sbarazzarsi degli eccessi alimentari che altererebbero l’equilibrio metabolico.

Le sue cause

Le principali cause dell’accumulo di grasso addominale sono: eccesso di carboidrati nella dieta concentrati soprattutto nel pasto serale, ma anche di grassi animali, alcolici e fast-food. Inoltre, fare molte diete dimagranti (che comportano sempre una ripresa del peso perduto e anche di più…), così come l’eccesso di stress e di attività aerobica che deprimono gli ormoni tiroidei e innalzano i surrenalici, contribuisce alla formazione di adipe addominale. Non ultima l’età: con l’invecchiamento si verificano variazioni ormonali nella donna, ma soprattutto nell’uomo, che danno l’avvio alla formazione di grasso nell’addome.

Le catechine del tè verde riducono il problema

Le catechine (catechina, epicatechina, gallocatechina, epigallocatechina, epicatechina gallato, epigallocatechina gallato) sono un gruppo di sostanze antiossidanti appartenenti alla categoria dei flavonoidi. Sono contenute soprattutto nel tè e in modo particolare in quello verde.

Perché fanno bene. Un recente studio pubblicato su «The Journal of Nutrition» ha evidenziato che una regolare assunzione di catechine (derivate dall’estratto di tè verde), unita a un regolare esercizio fisico aerobico, contribuisce alla riduzione del grasso addominale e, conseguentemente, influisce in modo positivo sul rischio di sviluppo di patologie cardiocircolatorie e sindrome metabolica.

Come si usa. Assumi 625 mg al giorno di catechine in capsule o compresse con abbondante acqua.

Con lo zenzero bruci i grassi

Lo zenzero è il rizoma di una pianta (Zingiber officinale) originaria dell’Estremo Oriente. Fresco o essiccato, lo si usa per le sue proprietà diuretiche, depurative e brucia grassi. Abbinato alla corteccia della cannella (utile per il controllo degli zuccheri nel sangue) è di buona efficacia nel ridurre la “pancetta”. Fai così: porta un litro di acqua a ebollizione e versa 1 cucchiaio di zenzero tritato e 5 cm di cannella spezzettata. Lascia riposare per 10 minuti, filtra e bevi durante il giorno.

I carboidrati non fanno male, basta sapere quali scegliere e quando mangiarli

Pane, pasta e dolci, se prodotti con farine bianche e soprattutto se mangiati nel pasto serale possono aumentare l’adipe e, in particolare, quello addominale. Occorre però dire che cereali e derivati integrali, mangiati con moderazione e preferibilmente a pranzo, ancor meglio se accompagnati da un alimento proteico, sono tra i migliori alleati per rimodellare la pancia ed eliminare i chili superflui. Tra tutti i cereali, spiccano per le loro proprietà anti adipe l’orzo e il kamut, mentre il riso è l’alleato principale contro i gonfiori intestinali.

A pranzo e a cena: sono le proteine che ti consentono di accumulare meno adipe

Gli alimenti proteici (carni rosse e bianche, pesce, yogurt e ricotta, uova, legumi, tofu e funghi) sono necessari in ogni pasto, al fine di evitare picchi glicemici che comportano la trasformazione degli zuccheri ingeriti in adipe, soprattutto addominale. Tra le più indicate per tonificare i muscoli, anche quelli della pancia, troviamo le carni bianche, il pesce, ma anche ricotta e yogurt (ricordiamo che le proteine derivate dal latte sono tra le più facilmente utilizzabili dall’organismo). Tuttavia, la quantità dei cibi proteici non deve essere eccessiva, pena l’effetto contrario. Per le carni bianche, una porzione è di 150-200 g, mentre per il pesce 200 g, la ricotta 100-150 g e lo yogurt 125-150 g.

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